Skip to main content
Gruppo Aura Press

Fibra ottica: quella vera ha il bollino verde

Fibra ottica: quella vera ha il bollino verde

Siamo il Paese dei bollini e delle certificazioni. Dai prodotti alimentari alle creme di bellezza; dai processi aziendali agli elettrodomestici; dalle acque costiere ai vini, un attestato di qualità è ormai richiesto per ogni cosa. E anche la fibra ottica – come succede con certe banane – ha il suo bollino di qualità, anzi i suoi bollini, perché ce ne sono di diversi colori e ognuno di questi ha un significato preciso. Vediamo quale.  1 COME NASCE L’USO DEI BOLLINI PER LA FIBRA OTTICA Le tecnologie a banda ultra-larga (banda ultra-larga = tecnologie di rete che permettono di offrire collegamenti a Internet da 30MBit/s fino a oltre 1GBit/s), rappresentano ormai un fattore chiave per il progresso, lo sviluppo e la competitività di un paese. E Le imprese che forniscono reti o servizi di comunicazione elettronica (TIM, Vodafone, WIND… sono fra questi) accessibili al pubblico hanno il dovere di fornire informazioni chiare e trasparenti in merito alle caratteristiche dell’infrastruttura fisica utilizzata per l’erogazione dei loro servizi.    Tradotto: fammi capire, cara compagnia telefonica, che tipo di collegamento ADSL o in Fibra Ottica mi stai vendendo. L’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni (AGCOM), che ha il compito di vigilare sull’attività delle compagnie telefoniche, ha ritenuto quindi che l’uso dei bollini colorati per identificare il tipo di architettura attraverso la quale le stesse compagni erogano i loro servizi possa migliorare le informazioni agli utenti in merito alle caratteristiche tecniche dell’offerta e di conseguenza alla corrispondente qualità del servizio. I BOLLINI PER LA FIBRA OTTICA, QUELLA VERA  Sono di tre colori e a ogni colore è associata una o due lettere: “F”; “FR”; “R”. 2

Lettera “F” su sfondo verde

2 Sta ad indicare il collegamento internet più veloce, qui siamo in presenza di fibra ottica pura al 100%. Questo tipo di collegamento internet, che in gergo tecnico si chiama FTTH o FTTB (fiber to the home o fiber to the builidng) è in grado di offrire le prestazioni migliori. Con velocità teoriche nell’ordine dei gigabit. Attenzione, però, perché nel caso di fibra fino all’edificio (FTTB), anche se AGCOM ha stabilito che gli operatori possono definirla fibra pura, potrebbe esserci comunque presenza di rame o altra tecnologia per arrivare effettivamente fino al router del cliente.

Lettera “FR” su sfondo giallo

1   Questo tipo di connettività è attualmente quella più diffusa fra privati e piccole medie imprese. La sigla che la contraddistingue (FTTC: fiber to the cabinet) sta ad indicare un collegamento misto Fibra-Rame. Lo si riconosce abbastanza facilmente nelle nostre città per la presenza di armadi come quelli nell’immagine qui sotto. gruppoaura1 La fibra, in questi casi, parte dalla centrale e arriva fino all’armadio in strada. Ma dall’armadio al router di casa tua o della tua attività, Internet viaggia sul classico doppino di rame. Le prestazioni con questo tipo di collegamento risentono molto della distanza tra l’armadio e il router: più è elevata, maggiore sarà il degrado della linea. Sempre con lettera “FR” su sfondo giallo, AGCOM ha marchiato anche quei collegamenti misti fibra-ponti radio. Senza voler scendere troppo nel tecnico, sono configurazioni che permettono velocità fino a 200Mbs e che si avvalgono appunto della tecnologia wireless dei ponti radio. Lettera “R” su sfondo rosso Rame o Radio. Sono le connessioni internet più lente, con profili fino a 30Mbps. In molte zone del paese sono ancora quelle più diffuse. QUALI EFFETTI PRODURRA’ L’USO DEI BOLLINI PER LA FIBRA Operatori e AGCOM dovranno sperimentare gli effetti di questo nuovo regolamento direttamente sul campo, perché alcuni punti non sono affatto chiari in quanto esistono notevoli differenze fra connessioni appartenenti alla stessa famiglia, come accade ad esempio con l’architettura di tipo FTTC. Tuttavia, le compagnie telefoniche saranno d’ora in poi obbligate a una maggior trasparenza e cautela nel definire fibra ottica quei servizi che si basano su tecnologie miste. E il nuovo regolamento AGCOM imporrà comunque un cambiamento significativo anche sotto il profilo commerciale: chi deciderà di continuare a vendere servizi su rame o rame misto fibra, in zone coperte da tecnologia FTTH/FTTB, sarà obbligato a rivedere al ribasso le tariffe dei suoi servizi, o ne pagherà le conseguenze in termini di clientela. Ricordo poi che l’uso dei bollini per distinguere la fibra ottica è sperimentale e terminerà il 31 dicembre 2018.